Voucher Web Digitale 2017: Apertura sportello

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DA € 10.000 DIGITALIZZAZIONE DEI PROCESSI AZIENDALI E DI AMMODERNAMENTO TECNOLOGICO. -TERRITORIO NAZIONALE (articolo 6, comma 1 del decreto legge 145/2013 conv. con la L 9/2014).

IL VOUCHER WEB DIGITALE DOPO 2 ANNI (VEDI NOSTRO ARTICOLO 2015 ) FINALMENTE HA LE RISORSE INTERAMENTE STANZIATE ED È VICINISSIMO ALL’APERTURA DELLO SPORTELLO.

In data 10 luglio 2017 il CIPE ha approvato lo stanziamento residuo di circa 67 milioni di euro per il finanziamento dei voucher per la digitalizzazione delle PMI definito dall’art. 6 del DL 145/2013 (c.d. DL Destinazione Italia).

Immediatamente dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della delibera Cipe l’amministrazione potrà procedere all’apertura dei termini per la presentazione delle domande di accesso all’agevolazione. Si ricorda che il DL 145/2013 prevedeva la copertura finanziaria sul solo PON e quindi solo per le regioni del mezzogiorno; anche grazie all’intervento di Confcommercio in più sedi, in fase di conversione in Legge (L.9/2014), è stata allargata la copertura al Fondo di Sviluppo e Coesione 2014/2020 permettendo in questo modo l’utilizzo dei Voucher in tutto il territorio nazionale.

AGEVOLAZIONE

Contributo, di importo non superiore a 10.000,00 euro per ciascun soggetto beneficiario. E’ la cifra massima erogabile (potrà essere anche di importo minore). Il contributo ammonta nella misura del 50% del totale delle spese ammissibili. Per le risorse disponibili resta aperta la partita delle coperture (fino a 100 milioni di euro). L’erogazione del contributo è effettuata in un’unica soluzione, sulla base della documentazione di spesa inerente all’acquisizione da parte dei beneficiari dei servizi e delle soluzioni informatiche.

OBIETTIVI E SPESE AMMISSIBILI

Favorire la digitalizzazione dei processi aziendali e l’ammodernamento tecnologico delle micro, piccole e medie imprese .

A. Per il miglioramento dell’efficienza aziendale: rientrano le spese per l’acquisto di hardware, software e servizi di consulenza specialistica finalizzati alla digitalizzazione dei processi aziendali

B. Per la modernizzazione dell’organizzazione del lavoro tale da favorire l’utilizzo di strumenti tecnologici e forme di flessibilità, tra cui il telelavoro: rientrano le spese per l’acquisto di hardware, software e servizi di consulenza specialistica strettamente finalizzati alla modernizzazione dell’organizzazione del lavoro, con particolare riferimento all’utilizzo di strumenti tecnologici e all’introduzione di forme di flessibilità del lavoro, tra cui il telelavoro.

C. Per lo sviluppo di soluzioni di e-commerce: rientrano spese per l’acquisto di hardware, software, inclusi software specifici per la gestione delle transazioni on-line e per i sistemi di sicurezza della connessione di rete, e servizi di consulenza specialistica strettamente finalizzati allo sviluppo di soluzioni di ecommerce.

D. Per la connettività a banda larga e ultra larga: rientrano le spese di attivazione del servizio sostenute una tantum, con esclusivo riferimento ai costi di realizzazione delle opere infrastrutturali e tecniche, quali lavori di fornitura, posa, attestazione, collaudo dei cavi, e ai costi di dotazione e installazione degli apparati necessari alla connettività a banda larga e ultra larga. (purchè correlate ai punti a,b,c)

E. Per il collegamento alla rete internet mediante la tecnologia satellitare, attraverso decoder e parabole, nelle aree dove le condizioni geomorfologiche non consentano l’accesso a soluzioni adeguate attraverso le reti terrestri o laddove gli interventi infrastrutturali risultino scarsamente sostenibili economicamente o non realizzabili: rientrano le spese relative all’acquisto e all’attivazione di decoder e parabole per il collegamento alla rete internet mediante la tecnologia satellitare. (purchè correlate ai punti a,b,c)

F. Per la formazione qualificata, nel campo ICT, del personale delle imprese beneficiarie (titolari, legali rappresentanti, amministratori, soci, dipendenti) risultante dal registro delle imprese o dal libro unico del lavoro: rientrano le spese per la partecipazione a corsi e per l’acquisizione di servizi di formazione qualificata, purché attinenti fabbisogni formativi strettamente correlati agli ambiti di attività.

I servizi e le soluzioni informatiche devono essere acquisite successivamente all’assegnazione del Voucher. I contributi di cui al presente decreto non sono cumulabili con altri contributi pubblici a valere sui costi ammessi all’agevolazione.

BENEFICIARI

Per accedere all’agevolazione le PMI devono possedere determinati requisiti, elencati nell’articolo 5 del decreto ministeriale:

-Micro, piccola o media impresa (MPMI) indipendentemente dalla loro forma giuridica, nonché dal regime contabile adottato;
-non rientrare nei settori esclusi dall’articolo 1 del Regolamento UE 1407/2013: pesca e acquacoltura, agricoltura, trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli, esportazione;
-avere sede legale e/o unità locale attiva sul territorio nazionale ed essere iscritte al Registro delle imprese della Camera di commercio territorialmente competente;
– non essere sottoposte a procedura concorsuale e non trovarsi in stato di fallimento, di liquidazione anche volontaria, di amministrazione controllata, di concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente secondo la normativa vigente;
– non aver ricevuto altri contributi pubblici per le spese oggetto della concessione del Voucher;
– non trovarsi nella situazione di aver ricevuto e successivamente non rimborsato o depositato in un conto bloccato aiuti sui quali pende un ordine di recupero.

PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE:

La piccola o media impresa deve presentare istanza di incentivo al Ministero dello Sviluppo Economico, che comunicherà con successivo provvedimento le date del periodo di prestazione. La misura è finanziata con 100 milioni di euro ripartiti fra le PMI richiedenti fino a esaurimento risorse. I Voucher saranno spendibili soltanto dopo l’erogazione del contributo (non si tratta dunque di un rimborso spese, ma di un vero e proprio “buono d’acquisto”).
Le istanze devo essere corredate di: -dichiarazione sostitutiva di atto notorio attestante il possesso dei requisiti -la quantificazione complessiva delle spese da sostenere l’importo del Voucher richiesto.

Per presentare la domanda l’impresa deve disporre: a) di un indirizzo di posta elettronica certificata valido e funzionante; b) della firma digitale del legale rappresentante o di un suo delegato all’interno della sua organizzazione.

Il prossimo passo sarà l’adozione, da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze, del decreto di individuazione puntuale delle risorse; successivamente il Ministero dello Sviluppo Economico (che operativamente è già pronto), potrà procedere con la pubblicazione dello schema di domanda e dell’apertura dello sportello telematico per la presentazione delle richieste dei voucher.

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