Lavoro autonomo 2015

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Lavoro autonomo 2015

e Prestito d’Onore

Agevolazione a tutt’oggi molto valida (forse la migliore)  per chi vuole intraprendere, vuole mettersi alla prova aprendo un’attività tutta sua.

Lavoro autonomo 2015

Poche le condizioni che devono essere soddisfatte per poter presentare domanda di finanziamento. Il proponente dovrà infatti essere:

maggiorenne;

non occupato

residente nel territorio nazionale

sede legale, operativa e amministrativa dovrà essere nella regione Puglia

Questa agevolazione spendibile anche in Puglia prevede un investimento massimo di 25.823 euro escluso iva.

Sono ammessi tutte le attività ad eccezione di alcune residuale come produzione prodotti agricoli pesca e acquacoltura.
Le agevolazioni prevedono sul totale investito e su parte delle spese del primo anno (sino ad un ammontare di 5.165,00) il 50% a fondo perduto.
La ristrutturazione sarà ammissibile per un massimo di un 20 % del complessivo investimento. L’attività dovrà essere svolta per almeno un quinquennio.
Le agevolazioni finanziarie concedibili sono sia relative agli investimenti da sostenere, sia alle spese relative al primo anno di attività.

Il totale dei contributi a fondo perduto previsti dal lavoro autonomo (investimenti + gestione) è pertanto pari al 50% delle agevolazioni complessivamente concesse.

Riportiamo un esempio:

– acquisto attrezzature 20.000,00

– ristrutturazione 2.000,00

– spese I° anno 5.000,00

In questo caso dovremo rimborsare la meta del complessivo (27.000/2= 13.500) in cinque anni con rata trimestrale a tasso agevolato.

Non è previsto il rilascio di garanzie.

Le erogazioni corrispondono a anticipo e saldo a valere sia sulla parte degli investimenti sia sulla parte relativa alle spese di gestione. In tutti e due i casi saranno anticipate il 40% e a salda sanno corrisposti le restanti somme. E’ opportuno evidenziare che questa sia tra le pochissime misure capaci di anticipare quasi tutte le somme.

Una nota finale. Occorre ricordare che l’azienda dovrà essere costituita almeno dopo la presentazione dell’istanza e che si considerano occupati quindi non è possibile per loro presentare domanda di agevolazione: i lavoratori dipendenti (con qualsiasi forma); i liberi professionisti; tutti i titolari di partita iva; imprenditori e coadiuvanti dell’impresa familiare; artigiani  e commercianti.

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