Questi primi mesi del 2015 sono molto intensi per quel che concerne l’ambito degli incentivi alle piccole imprese, un universo che si sta aprendo anche agli aiuti finanziari ai liberi professionisti.

Nella giornata del 15 aprile 2015 ha avuto luogo un tavolo tecnico presso il Ministero dello Sviluppo Economico, occasione durante la quale si è discusso della possibilità di estendere anche ai liberi professionisti le agevolazioni economiche.

Secondo quali linee avverrebbe il processo? Basandosi prima di tutto sulle zone franche urbane (ZFU), ossia le aree infra comunali di dimensioni minime dove vengono attivati programmi di defiscalizzazione destinati a piccole e medie imprese e a liberi professionisti. Le agevolazioni principali consistono nell’esenzione dalle imposte sui redditi, dall’esenzione IRAP e da quella dal versamento dei contributi sugli stipendi dei lavoratori dipendenti.

Le zone franche urbane potrebbero essere il primo banco di prova effettivo per testare le agevolazioni a liberi professionisti. Si parla anche di voucher finalizzati a coprire in parte i costi di processi di digitalizzazione del lavoro, ma per questo è necessario attendere ancora, in quanto manca ancora un decreto attuativo ministeriale.

L’obiettivo del Mise è di fare in modo che per accedere alle principali agevolazioni sia sufficiente il possesso di una Partita Iva, senza l’obbligo d’iscrizione alla Camera di Commercio.

All’ordine del giorno dei prossimi incontri sul tema è presente l’attenzione allo snellimento delle procedure burocratiche, con l’obiettivo di armonizzare le differenze tra le varie tipologie di Partita Iva.