Bando “Piccoli Sussidi 2013” – proroga al 14/06/2013

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Bando “Piccoli Sussidi 2013” – proroga al 14/06/2013

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E’ notizia di oggi la proroga concessa a cooperative e ad associazioni pugliesi per la presentazione delle domande di finanziamento al bando Sovvenzione Globale “Piccoli Sussidi 2013” pubblicato sul  B.U.R.P . n. 55 supplemento del 18/04/2013.
La data ultima di presentazione, fissata per il 28 maggio 2013, è stata procrastinata, mediante Avviso  pubblicato sul B.U.R.P.  n. 71 del 23/05/2013, al 14 giugno 2013.
L’allungamento dei tempi concessi per la presentazione delle domande costituirà sicuramente un vantaggio per le aziende del Terzo Settore Pugliese, cooperative sociali, le associazioni di volontariato, le imprese sociali, le Onlus e le ONG. .
Tutti coloro che al 28 maggio prossimo, a causa dei tempi ristretti dalla data di pubblicazione a quella di presentazione, non sarebbero riusciti a presentare domanda di finanziamento, grazie a questa proroga saranno rimessi in lizza e potranno chiedere gli aiuti messi a disposizione dalla Regione Puglia
In particolare la Sovvenzione punta al miglioramento delle condizioni di accesso e di permanenza al lavoro di soggetti svantaggiati attraverso la creazione e il consolidamento di opportunità professionali.  Attraverso la Sovvenzione Globale “Piccoli Sussidi “ la Regione Puglia intende sostenere  l’ingresso e la permanenza sul mondo del lavoro di giovani e adulti disoccupati o inoccupati, di immigrati, donne, lavoratori svantaggiati, lavoratori disabili.

Di seguito un riepilogo della misura di agevolazione:
Le risorse complessive disponibili sono pari a 5.400.000,00 euro e sono distribuite tra le diverse azioni secondo la seguente ripartizione:
Azione 1:  1.800.000,00 euro,
Azione 2:  1.800.000,00 euro,
Azione 3:  1.800.000,00 euro.
Le finalità della Sovvenzione è perseguita attraverso la realizzazione di 3 azioni:

L’AZIONE 1 intende innovare e consolidare la struttura produttiva ed organizzativa dei destinatari al fine  di migliorare qualitativamente e quantitativamente i servizi offerti e prevede la concessione di un contributo di importo massimo pari a 35.000,00 euro per i soggetti proponenti che non hanno beneficiato di alcun contributo per la medesima azione finanziata nella programmazione FSE 2000/2006, di 25.000,00 euro massimo  per i soggetti proponenti che hanno già beneficiato di contributi nell’ambito della suddetta Sovvenzione Globale per la medesima azione e che presentano domanda per il consolidamento dell’azione precedentemente finanziata.  Al fine dell’assegnazione delle risorse disponibili per il sostegno dell’Azione 1 saranno formate due graduatorie distinte, nella prima verranno riportate  le istanze presentate dal primo gruppo di proponenti  ai quali spetterà il 70% delle stesse  e nella seconda  quelle del secondo gruppo ai quali spetterà il 30%. Inoltre i beneficiari devono trovarsi in una situazione di regolarità fiscale e contributiva per quanto riguarda la correttezza nei pagamenti e negli adempimenti previdenziali, assistenziali ed assicurativi nei confronti di INPS e INAIL.
Le spese ammissibili sono le seguenti:
•    Progettazione dell’intervento nella misura del 5% sul totale richiesto,
•    Quote di ammortamento per le attrezzature e beni materiali e immateriali acquistati nuovi relativamente alla sola durata del progetto,
•    E’ ammesso l’acquisto di beni materiali e immateriali il cui costo unitario non sia superiore a 516,46 euro,
•    Attività formative la cui spesa non potrà eccedere i 6.000,00 euro,
•    Servizi reali all’impresa,
•    Oneri amministrativi (spese notarili, registrazione, marchio e logo, ecc.),
•    L’IVA è ammissibile alle agevolazioni solo se non recuperabile e sostenuta dal soggetto beneficiario.

L’AZIONE 2 intende realizzare la creazione di impresa nel campo dell’inclusione sociale per soggetti svantaggiati e prevede 2 fasi:
fase a)  le associazioni di promozione sociale iscritte nei registri regionali  e/o nazionali, le cooperative sociali e loro consorzi iscritti nell’albo regionale delle cooperative sociali, le associazioni di volontariato, aventi il riconoscimento di Onlus iscritte negli appositi registri regionali e/o nazionali, le organizzazioni non governative, le imprese sociali, le Onlus, le forme di partenariato locale potranno presentare un progetto finalizzato alla creazione di impresa composte da persone fisiche residenti in Puglia alla data della pubblicazione del presente avviso e ricompresi tra disoccupati e inoccupati  giovani e adulti, donne, lavoratori iscritti nelle liste di mobilità, immigrati regolari, lavoratori molto svantaggiati e lavoratori disabili dal Reg.CE 800/08, richiamato da regolamento regionale n. 2/2009 e le persone svantaggiate così come definite dall’art. 4 della L. 381/1991. Inoltre i beneficiari devono trovarsi in una situazione di regolarità fiscale e contributiva per quanto riguarda la correttezza nei pagamenti e negli adempimenti previdenziali, assistenziali ed assicurativi nei confronti di INPS e INAIL.
Fase b)  erogazione di risorse alle imprese costituite a seguito del supporto di cui alla fase a .
Ogni progetto può beneficiare di un contributo massimo di 35.000,00 euro. Per la fase a si potrà ottenere un contributo massimo di 10.000,00 euro destinato al soggetto promotore per le attività di assistenza al progetto start-up, mentre le imprese neo costituite a seguito della fase a potranno beneficiare di un contributo massimo di 25.000,00 euro per la fase b.
Sono riconosciute ammissibili le seguenti spese:
fase a)
•    Spese per attività di orientamento e formazione,
•    Spese di assistenza tecnica e consulenza,
•    Spese di costituzione dell’impresa o della nuova aggregazione (spese notarili, registrazione, marchio e logo ecc:)
fase b)
•    quote di ammortamento per le attrezzature e beni materiali ed immateriali ammortizzabili, acquistati nuovi, relativamente alla sola durata del progetto. E’ ammesso l’acquisto di beni materiali e immateriali il cui costo unitario non sia superiore a 516,46 euro e solo se strettamente correlati alla realizzazione dell’iniziativa della quale richiede il contributo,
•    spese per la formazione a funzioni imprenditoriali e gestionali e per la riqualificazione, aggiornamento e rafforzamento delle competenze tecnico specialistiche,
•    servizi reali all’impresa.
•    L’IVA e’ ammissibile alle agevolazioni solo se non recuperabile e sostenuta dal soggetto beneficiario.

L’Azione 3 è volta a favorire l’inserimento lavorativo e la permanenza nel mercato del lavoro di soggetti svantaggiati attraverso interventi che ne migliorino la qualità del lavoro. L’azione è unica per quanto riguarda i massimali di intervento e si divide in 2 sottoazioni.
Inoltre i beneficiari devono trovarsi in una situazione di regolarità fiscale e contributiva per quanto riguarda la correttezza nei pagamenti e negli adempimenti previdenziali, assistenziali ed assicurativi nei confronti di INPS e INAIL.

La sottoazione 3a finanzia una serie di servizi e misure di sostegno come:
•    Servizi relativi al trasporto sociale e all’assistenza materiale, accompagnamento educativo per soggetti disabili frequentanti attività formative,
•    Interventi per eliminare le barriere architettoniche,
•    Ausili informatici ed elettronici, materiale didattico adeguato alla fruizione da parte dei soggetti svantaggiati , adozione di metodologie didattiche e dispositivi organizzativi mirati ai fabbisogni specifici dei soggetti,
•    Facilitazione all’accesso ai servizi telematici e/o informatizzati,
•    Azioni di supporto per adottare le tecnologie finalizzate all’inserimento lavorativo di gruppi svantaggiati,
Al fine di favorire l’inserimento lavorativo delle donne e delle persone svantaggiate  riducendo il carico di lavoro di cura entro le mura domestiche, sono previsti voucher di conciliazione  per servizi di cura e assistenza ai figli minori fino a 13 anni di età e per i familiari a parenti acquisiti fino al secondo grado di parentela che siano disabili, malati cronici non autosufficienti o anziani non autosufficienti
•    Percorsi per l’inserimento lavorativo attraverso l’attivazione di work experience.
La sottoazione 3b è dedicata agli aiuti all’occupazione per i quali è prevista una riserva di fondi pari a 300.000,00 euro che saranno assegnati in base all’ordine cronologico di ricezione delle domande.
Le spese ammissibili  per la sottoazione 3a sono le seguenti:
•    Spese per il personale e consulenza per la realizzazione degli interventi,
•    Spese di acquisizione dei servizi,
•    Opere murarie e assimilabili volte ad eliminare le barriere architettoniche il cui costo unitario non sia superiore a 516,46 euro solo se strettamente correlate alla realizzazione dell’iniziativa di cui si chiede il contributo,
•    Quote di ammortamento,
•    Acquisizione di servizi erogati da soggetti e strutture accreditate sul territorio nazionale riferite ad un periodo massimo di 12 mesi  per spese di cura e assistenza prestate a favore di conviventi di lavoratori  svantaggiati come le rette e servizi a pagamento per asili nido, case di riposo, case di cura e ricovero,centri estivi, attività extrascolastiche e doposcuola, centri ludico-ricreativi, centri di accoglienza. Sarà riconosciuto un solo voucher per ogni destinatario del valore massimo di 2.500,00 euro,
•    L’IVA e’ ammissibile solo se non recuperabile.
•    Spese per la realizzazione di work experience comprensive dei costi di trasporto e vitto del soggetto in formazione in particolare per la frequenza di ciascuna work experience  è prevista una borsa formativa dell’importo mensile pari ad 800,00 euro se a tempo pieno, ridotta proporzionalmente in caso di tempo parziale. L’importo massimo per l’attività di orientamento e tutoraggio non potrà eccedere 3.000,00 per soggetto destinatario.
Le spese ammissibili per la sottoazione 3b fanno riferimento agli aiuti all’occupazione e verranno concessi solo nel caso di assunzione a tempo indeterminato e prevedono la concessione di un contributo straordinario nell’intensità massima del 50% del costo salariale lordo annuo sostenuto nei 12 mesi successivi all’assunzione e per un importo non superiore a 12.000,00. Il contributo potrà concedersi solo in caso di assunzione di persone disoccupate da almeno 6 mesi. Nel caso di assunzione a tempo indeterminato di lavoratori molto svantaggiati verrà prevista la concessione di un contributo straordinario nell’intensità massima del costo salariale lordo annuo sostenuto nei 12 mesi successivi all’assunzione ed il contributo massimo erogabile sarà fissato ad 14.000,00 euro. L’IVA è ammissibile alle agevolazioni solo se non recuperabile e sostenuta dal soggetto beneficiario.

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