Aiuti agli Investimenti delle Piccole e Medie imprese

Articoli correlati

Aiuti agli Investimenti delle Piccole e Medie imprese

Share

Avviso a sportello a partire dal 22/01/2015

La gestione del presente strumento è di competenza della Regione Puglia che, ad eccezione della fase di erogazione dei contributi, procederà all’attuazione mediante Puglia Sviluppo SpA, in qualità di Soggetto Intermediario.

Cosa trovo in questa scheda?

Questa scheda contiene alcune informazioni sullo strumento finanziario “Aiuti Agli Investimenti delle piccole e medie imprese” rivolto ad imprese di piccola o media dimensione che intendano realizzare un investimento nel territorio della Regione Puglia. L’obiettivo di questa scheda è fornire un primo orientamento su questa opportunità. Nota bene: le informazioni presenti in questa scheda sono puramente indicative e potrebbero subire variazioni. Invitiamo tutte le persone interessate a prendere visione del bando pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia del 31/12/2014  n.  177   e  successive  modifiche  e  sul  sito www.sistema.puglia.it/titoloiIIcapo3.

Chi può richiedere l’agevolazione?

Può richiedere l’agevolazione:

  1. microimprese (impresa che occupa meno di 10 persone, realizza un fatturato annuo o un totale di bilancio annuo non superiori a 2 milioni di euro);
  2. imprese di piccole dimensioni (impresa che occupa meno di 50 persone e realizza un fatturato annuo o un totale di bilancio annuo non superiori a10 milioni di euro);
  3. imprese di medie dimensioni: che occupa meno di 250 persone, realizza un fatturato annuo non superiore ai 50 milioni di euro oppure il totale di bilancio annuo non supera i 43 milioni di euro.

Quali attività posso realizzare con l’aiuto del Titolo II capo 3?

Con il Titolo II capo 3 si possono realizzare investimenti in unità locali ubicate/da ubicare nel territorio della Regione Puglia e riguardanti Progetti di investimento di importo non inferiori a € 30.000,00 per:

  • la creazione di una nuova unità produttiva;
  • l’ampliamento di un’unità produttiva esistente;
  • diversificazione della produzione di uno stabilimento esistente per ottenere prodotti mai fabbricati precedentemente;
  • il cambiamento fondamentale del processo di produzione complessivo di un’unità produttiva esistente.

Sono ammissibili gli investimenti riguardanti:

  • esercizi commerciali di vendita al dettaglio ed all’ingrosso classificati esercizi di vicinato (esercizi con superficie di vendita non superiore a 250 mq);
  • esercizi commerciali di vendita al dettaglio ed all’ingrosso classificati M1. Medie strutture di livello locale con superficie di vendita da 251 a 600 mq (LR n. 11/2003);
  • esercizi commerciali di vendita al dettaglio ed all’ingrosso classificati M2. Medie strutture di livello locale con superficie di vendita da 601 a 1500 mq (LR n. 11/2003);
  • esercizi commerciali di vendita al dettaglio ed all’ingrosso classificati M3. Medie strutture attrattive con superficie di vendita da 1501 a 2500 mq (LR n. 11/2003);
  • servizi di ristorazione di cui al gruppo “56” della “Classificazione delle Attività economiche ATECO 2007”, ad eccezione delle categorie “56.10.4” e “56.10.5”;
  • attività di commercio elettronico; per commercio elettronico si intende l’ attività commerciale – ovvero quella di acquisto di merci in nome e per conto proprio e la loro rivendita – svolta tramite la rete internet, mediante l’utilizzo di un portale o sito web ( e-commerce).
  1. imprese che realizzano investimenti in alcune attività economiche delle seguenti divisioni della “Classificazione delle Attività economiche ATECO 2007:
  • sezione “C”: imprese, non iscritte negli albi di cui alla legge 443/85, che realizzano investimenti riguardanti il settore delle attività manifatturiere;
  • sezione “E”: settore fornitura di acqua, reti fognarie, attività di trattamento dei rifiuti e risanamento;
  • sezione “F”: settore delle costruzioni;
  • sezione “J”:settore dei servizi di comunicazione ed informazione;
  • sezione “Q”: sanità e assistenza sociale;
  • sezione “R”: settore Attività artistiche, di  intrattenimento e

L’elenco dei codici Ateco e delle attività ammissibili è allegato all’Avviso (Allegato A).

Quali sono le spese ammissibili?

Sono ammissibili le spese per:

  1. acquisto del suolo aziendale e sue sistemazione entro il limite del 10% dell’importo dell’investimento in attivi materiali;
  2. opere murarie e assimilate;
  3. acquisto macchinari, impianti e attrezzature varie, nuovi di fabbrica, ivi compresi quelli necessari all’attività di rappresentanza, nonché i mezzi mobili strettamente necessari al ciclo di produzione o per il trasporto in conservazione condizionata dei prodotti, purché dimensionati all’effettiva produzione, identificabili singolarmente ed a servizio esclusivo dell’unità produttiva oggetto delle agevolazione. Per il settore dei trasporti sono escluse le spese relative all’acquisto di materiale di trasporto e l’acquisto di automezzi è ammissibile esclusivamente nel caso di imprese di trasporto persone;
  4. Investimenti finalizzati al miglioramento delle misure di prevenzione dei rischi, salute e sicurezza sui luoghi di lavoro;
  5. spese di informazione ingegneristica e di direzione lavori nei limiti del 5% delle spese di cui alla lettera b);
  6. sono ammissibili anche le spese per l’acquisto di programmi informatici commisurati alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa ed trasferimenti di tecnologia mediante l’acquisti di diritti di brevetto e licenze, connessi alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa

Con riferimento all’acquisto dell’immobile, del suolo o di software, non ammissibile l’acquisto da parenti e affini fino al terzo grado dei soci, nel caso di società proponente, o del titolare, nel caso di ditta proponente, nonché dal”coniuge del titolare dei soci”. L’acquisto di un immobile, del suolo o di software di proprietà di uno o più soci dell’impresa richiedente le agevolazione medesime o dei relativi coniugi ovvero parenti o  affini dei soci stessi entro il terzo grado, ammissibile in proporzione alle quote di partecipazione nell’impresa medesima degli altri soci che non hanno alcun rapporto di parentela e coniugo suindicato. Non sono ammissibili alle agevolazioni “gli acquisti infragruppo, gli acquisti da soci o amministratori dell’impresa beneficiaria/proponente, da coniugi, parenti o affini entro il terzo grado di uno dei soci o amministratori dell’impresa beneficiaria anche nel caso in cui il rapporto sussista con un soggetto che rivesta il ruolo di amministratore o socio dell’impresa fornitrice.

Spese comunque non ammissibili:

  1. le spese notarili e quelle relative a imposte e tasse;
  2. le spese relative all’acquisto di scorte;
  3. le spese relative all’acquisto di macchinari e attrezzature usati;
  4. titoli di spesa regolati in contanti;
  5. le spese di pura sostituzione;
  6. le spese di funzionamento generale;
  7. le spese in leasing e quelle relative a cosiddetti contratti chiave in mano;
  8. tutte le spese non capitalizzate;
  9. le spese sostenute con commesse interne di lavorazione, anche se capitalizzate ed indipendentemente dal settore in cui opera l’Impresa;
  10. i titoli di spesa nei quali l’importo complessivo dei beni agevolabili sia inferiore a 500.00 euro;
  11. acquisto di beni non strettamente funzionali e non a uso esclusivo dell’attività di Impresa;
  12. acquisto di beni facilmente deperibili quali ad esempio biancheria da tavola, biancheria da bagno, stoviglie, utensili per cucina;
  13. nell’acquisto di mezzi mobili non sono ammissibili le spese di IPT, messa su strada, immatricolazione.

Non sono ammissibili le spese relative all’attività di ricevitoria, commercio al dettaglio di generi di monopolio e le attività di giochi,lotterie e scommesse.

A quanto ammontano gli investimenti e le agevolazioni del Titolo II capo 3?

L’aiuto sarà erogato in forma di contributo in conto impianti determinato sul montare degli interessi di un finanziamento concesso da un Soggetto Finanziatore. Il contributo viene riconosciuto in misura pari all’Interest Rate Swap (Euribor 6 mesi versus tasso fisso)denaro, in euro a 10 anni (10Y/6M), pubblicato sul quotidiano “ Il Sole 24 Ore” il giorno della stipula del finanziamento da parte del Soggetto Finanziatore, maggiorato di uno spread.

Al momento la misura dello spread è pari al 5%(500 punti base);tale valore viene aggiornato di anno in anno.

Il contributo in conto impianti calcolato sul montante degli interessi comprenderà l’eventuale preammortamento:

  • Per una durata massima di 12 mesi per i finanziamenti destinati all’acquisto di macchinari e di attrezzature;
  • Per una durata massima di 24 mesi per i finanziamenti destinati all’ampliamento dello stabilimento;

Qualunque sia la maggior durata del contratto di finanziamento, il contributo in conto impianti determinato sul montante degli Interessi sarà calcolato con riferimento ad una durata massima del finanziamento (al netto dell’ eventuale periodo di preammortamento) di:

  • sette anni per i finanziamenti destinati alla creazione, all’ampliamento e/o all’ammodernamento dello stabilimento;
  • cinque anni per i finanziamenti destinati all’acquisto di macchinari, attrezzature, brevetti e licenze.

Le agevolazioni saranno calcolate, indipendentemente dall’ammontare del soggetto ammissibile, su un importo finanziato massimo di:

  • 000.000 di euro in caso di medie imprese;
  • 000.000 di euro in caso di piccole e micro imprese.

Per gli investimenti in nuovi macchinari ed attrezzature potrà essere erogato un contributo aggiuntivo in conto impianti che non potrà essere superiore al 20% per un importo massimo erogabile di:

  • 000 euro per le medie imprese;
  • 000 euro per le piccole e micro imprese.

Per le imprese che hanno conseguito il rating di legalità, l’importo massimo del contributo aggiuntivo è elevato rispettivamente a 850.000 euro e a 450.000 euro.

Gli aiuti di cui al presente Avviso sono cumulabili:

  • con gli aiuti al finanziamento del rischio di cui al Titolo III del Regolamento;
  • con gli aiuti de minimis di cui al Regolamento Regionale n. 15 del 01/08/2014.

L’intensità massimo di aiuto è:

  • 35% Medie Imprese
  • 45% Piccole Imprese

Come presentare domanda di agevolazione?

Le domande possono essere inoltrate unicamente da un Soggetto Finanziatore accreditato o un confidi(sul sito www.sistema.puglia.it  è presente un utility con l’elenco dei soggetti accreditati) in via telematica attraverso la procedura on line” Titolo II capo 3” messa a disposizione all’indirizzo www.sistema.puglia.it.

L’invio della domanda di agevolazione e della documentazione relativa sarà effettuata dal Soggetto Finanziatore solo successivamente alla deliberazione di concessione del finanziamento.

Il Soggetto Finanziatore deve deliberare il finanziamento bancario ed inviare telematicamente la domanda entro 6 mesi dalla data di ricevimento della stessa da parte dell’impresa proponente, pena la decadenza della domanda d’aiuto dell’impresa e l’eliminazione della posizione telematica dalla procedura.

Il Soggetto Finanziatore o Confidi (con contestuale generazione del codice pratica), deve procedere all’upload della domanda di agevolazione con in allegato il documento di riconoscimento del titolare/legale rappresentante del soggetto proponente, utilizzando obbligatoriamente il modulo di domanda di cui all’apposito allegato (Allegato C) al presente Avviso.

Il Soggetto Finanziatore inserisce nella procedura telematica l’attestazione della presentazione domanda (Allegato D) sottoscritta con firma digitale.

A seguito di presentazione della domanda presso un Soggetto Finanziatore, ottenuto il codice pratica, l’impresa si deve obbligatoriamente registrare al portale  www.sistema.puglia.it ed eseguire la procedura di accreditamento denominata [Accreditamento Imprese] attiva nella pagina del bando. Una volta accreditata l’impresa potrà operare sulla propria pratica ed effettuare l’upload di tutta  documentazione utile al completamento delle verifiche istruttorie.

Come riceverò l’agevolazione?

Sulla base delle verifiche effettuate da parte di Puglia Sviluppo, la Regione mediante Determinazione Dirigenziale, adotta il provvedimento di ammissione provvisoria delle agevolazioni. La Regione comunica ai soggetti proponenti l’esito dell’esame tramite pec.

L’impresa ritenuta ammissibile, anche per il tramite Soggetto Finanziatore o del Confidi, entro 2 mesi dalla documentata conclusione dell’investimento, inoltra telematicamente la richiesta di erogazione con tutta la documentazione prevista dall’ art. 13 dell’ Avviso.

Puglia Sviluppo, ricevuta la richiesta di erogazione del contributo con tutta la documentazione a corredo, a seguito di completamento degli investimenti da parte dell’impresa, procede, per quelle pratiche per le quali si è concluso positivamente l’esame istruttorio preliminare con l’emissione della determina provvisoria, all’ulteriore istruttoria tecnica, accertando la pertinenza e l’ammissibilità delle spese e, quindi, l’agevolabilità dell’iniziativa. L’attività istruttoria si conclude con l’elaborazione di una relazione da sottoporre al parere del Comitato Tecnico cui è demandato il compito di esprimere un parere in ordine all’ammissione delle iniziative alle agevolazioni.

La regione provvede periodicamente, rispettando l’ordine cronologico di ricezione delle domande da parte dei Soggetti Finanziatori e dopo aver acquisito il parere del Comitato Tecnico Regionale, all’ammissione ad agevolazione delle iniziative istruite positivamente, comunicando il provvedimento ai richiedenti, ai Soggetti Finanziatori ed all’eventuale Confidi. La Regione, provvede all’erogazione in unica soluzione all’impresa del contributo in conto impianti attualizzato al medesimo tasso con cui è calcolata l’agevolazione e di quello aggiuntivo.

fonte Sistema Puglia

Articoli correlati